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Come piantare e far crescere in modo sano il bonsai

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Come far crescere sano il bonsai

3 passaggi fondamentali che devi conoscere per avere dei bonsai in salute grazie a soluzioni naturali e BIO

Hai mai comprato un bonsai

Questi piccoli alberi in miniatura hanno davvero il loro fascino ma… come curarli?

Sicuramente girovagando nel tuo vivaio di fiducia, almeno una volta ti sei lasciato tentare dall’acquisto di questi piccoli alberi per coltivarli a casa. 

Nonostante la loro piccola dimensione, è bene sapere che esistono varie tipologie di bonsai, ognuna delle quali richiede cure specifiche.

Vediamo insieme quali sono i passaggi necessari per curare i bonsai. 

Iniziamo!

Come prendersi cura dei bonsai: l’ABC

Curare un bonsai e farlo crescere bene e in salute non è un’operazione difficile, tuttavia richiede un certo impegno quotidiano e un’attenzione costante. 

La coltivazione del bonsai, proprio come la sua potatura, richiede pazienza e attenzione, unite al rispetto di alcune regole fondamentali.

Generalmente, ciò che fa la differenza tra una pianta di bonsai vigorosa e in salute e una poco vigorosa non è la tecnica di coltivazione o delle abilità particolari, ma le piccole (ma importanti) cure quotidiane.

È importante sapere che questi piccoli alberelli presentano delle necessità lievemente differenti rispetto a quelle delle normali piante che tieni in casa o in giardino. 

Anche loro hanno bisogno della giusta quantità di luce, acqua e di una corretta aerazione, ma le loro esigenze specifiche variano soprattutto in base alla temperatura e alle condizioni climatiche e, quindi, in funzione della stagione.

Queste piante possono essere coltivate sia all’esterno sia in un ambiente domestico; l’importante è che siano comunque portati all’esterno (bisogna farlo però solo quando sarà passato il rischio di gelate).

Quale terriccio serve?

Per la coltivazione dei bonsai esistono dei composti già pronti. 

Ma come si prepara il terriccio ideale per le esigenze del bonsai?

Ecco tre soluzioni valide fai da te:

  • un mix ideale per la coltivazione dei bonsai è rappresentato da un 50% di terriccio universale, 20% di ghiaia fine, 20% di pomice e 10% di humus;
  • in alternativa, è possibile prevedere una parte di lapillo piccolo (ovvero piccoli frammenti solidi di lava), una parte di torba e una parte di terriccio universale disponibile comunemente in commercio.
  • una terza soluzione è rappresentata da una miscela composta dal 40% di sabbia, 40% di torba e 10% di argilla, con l’aggiunta di una manciata di pietra pomice tritata.

Aumentando la quantità di terriccio, che trattiene maggiormente l’acqua, si riesce ad assicurare alle piante una maggiore umidità e per questo è ideale quando non si riesce ad annaffiare con regolarità.

Se, al contrario, la zona in cui si trova la pianta dovesse essere particolarmente umida, è consigliabile aumentare la componente drenante (ghiaia) per consentire all’acqua di scolare meglio, evitando così che le radici possano marcire.

Quale concime è consigliato?

Alla base dei concimi (anche quelli del bonsai) ci sono tre elementi fondamentali, ovvero l’azoto (N), il fosforo (P) e il potassio (K). L’azoto serve per aumentare lo sviluppo di steli e foglie, il fosforo consente alle radici di fortificarsi, il potassio è, invece, il componente fondamentale per la crescita di fiori e frutti. 

Noi di Closter abbiamo pensato anche ai Bonsai e in modo particolare ad una tipologia di concime dedicata a questi piccoli alberelli. 

Stiamo parlando di Bonsai Love Concime Radicale

Si tratta di un concime solido granulare, naturaleadatto a tutti i tipi di bonsai da interno e da esterno. 

Rilascia gli elementi nutritivi attraverso una lenta cessione consentendo di mantenere un adeguato contenuto di sostanza organica nel terreno favorendone la fertilità biologica. Studiato appositamente per la crescita e la coltivazione dei bonsai con un alto contenuto di potassio che favorisce uno sviluppo contenuto della pianta. 

Come potare un bonsai?

L’operazione di potatura (una delle attività più appassionanti e gradevoli per chi sceglie di coltivare un bonsai) può essere fatta in modi differenti, a seconda degli stili e delle correnti di pensiero. 

Esistono 2 tipologie di potatura.

La prima è la tecnica di manutenzione, che suggerisce di seguire poche e semplici accortezze: basterà togliere i germogli in eccesso non appena si formano utilizzando un paio di forbici specifiche, ben pulite e disinfettate. 

In questo tipo di potatura rientra anche l’asportazione di rami danneggiati, quelli che crescono e si incrociano con i rami principali o in direzioni esteticamente poco piacevoli. Nel caso dei bonsai da fiore, si effettua la potatura di correzione subito dopo il periodo della fioritura, evitando naturalmente di eliminare tutti i rami in fiore per non perdere le bacche decorative.

L’altra tecnica di manutenzione è quella più incisiva, che aiuta a trasformare la pianta e modellarla secondo il proprio gusto. 

Questo intervento viene fatto durante il periodo invernale, quando la pianta dorme e risente, quindi, molto meno dello stress derivante dalla potatura. In questo caso, verranno tolti i rami che disturbano la forma della chioma, verrà data una direzione e un’impronta ben precisa ai rami.

La cura della parte fogliare di un bonsai è fondamentale. 

Proprio per questo abbiamo creato una soluzione pronta all’uso a base di alghe brune

Stiamo parlando di Bonsai Love Concime Fogliare Spray un concime liquido organico azotato ed energizzante, adatto a tutti i tipi di bonsai da interno e da esterno.

Agisce sulla parte fogliare del bonsai stimolando la vegetazione, il colore e la fioritura. La fragranza di agrumi lo rende un prodotto gradevole all’olfatto al fine di evitare il sentore stantio delle alghe. 

Conclusioni

Per il momento è tutto dal mondo dei bonsai. 

Qual è la tua esperienza con questi alberi in miniatura? 

Raccontacela nei commenti e se ti va condividi con noi i tuoi rimedi che solitamente usi per prenderti cura di queste piante. 

Alla prossima guida,
Il team di Closter!