Come coltivare il radicchio: la guida completa
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5 consigli pratici per iniziare oggi stesso a seminare il radicchio
Anche se il freddo accompagna ancora le nostre giornate, la primavera è ormai vicina e solo i veri agricoltori stanno cominciando a darsi da fare per la nuova coltivazione annuale.
Se fai parte di loro e vuoi sapere come coltivare il radicchio, allora questo articolo è proprio quello che cerchi.
Oggi, infatti, vogliamo dirti tutto ciò che c’è da sapere su come coltivare il radicchio.
Il radicchio
Prima di parlare di come coltivare il radicchio, è importante conoscere la pianta per capire qual è il suo ambiente naturale. Il radicchio è una pianta tipica delle regioni mediterranee. Era conosciuta, nelle sue forme spontanee, dai Greci e dai Romani che la utilizzavano come verdura senza però coltivarla.
Il radicchio, però, anche se rientra nella categoria delle insalate, è in realtà un cugino della cicoria. In altre parole, il radicchio è una particolare varietà di cicoria che è stata in parte selezionata nel corso degli anni. Viene seminato in molte regioni d’Italia, anche grazie alla sua estrema semplicità di coltivazione. Infatti, lo potresti coltivare in vaso anche sul balcone di casa tua.
Esigenze ambientali
Per capire quindi come coltivare il radicchio, bisogna innanzitutto conoscere le sue necessità di temperatura, clima e terreno. Il radicchio è una pianta molto rustica: si adatta a condizioni climatiche piuttosto diverse. In particolare, ha un’elevata resistenza al gelo, ma anche alla siccità. Questo fa sì che possa essere coltivato in tutte le regioni italiane, fino a circa 1200 m di altitudine.
Anche per quanto riguarda il terreno, questa pianta ha poche esigenze: cresce bene quasi ovunque, con l’eccezione dei terreni soggetti a ristagni d’acqua prolungati. Questi terreni infatti, soprattutto quelli ricchi di argilla, possono procurare marciumi alle radici e, in casi estremi, addirittura alle foglie. Anche i terreni pietrosi e ghiaiosi non sono adatti alla coltivazione del radicchio, in quanto ostacolano lo sviluppo delle radici.
Varietà principali
Le varietà principali del radicchio, in realtà, non sono altro che un gruppo delle varietà di cicoria esistenti. I tipi di cicoria, infatti, si dividono in cinque gruppi e uno di questi è chiamato “varietà a foglie colorate da cespo”. In questo gruppo possiamo trovare le principali varietà di radicchio, che sono piante molto semplici e hanno una radice principale piuttosto grossa e lunga chiamata “fittone”. Le foglie possono essere allungate o tondeggianti, sempre riunite in un cespo. Il loro colore è rosso o, in alcuni casi, bianco variegato di rosso. Le nervature principali sono in genere bianche. Le foglie possono essere allungate o tondeggianti, sempre riunite in un cespo. Si utilizzano come insalata a foglie intere o tagliate in grandi pezzi.
La maggior parte delle varietà di radicchio sono adatte anche per l’imbianchimento. Le specie più conosciute sono:
- Radicchio rosso di Verona
- Radicchio variegato di Chioggia
- Radicchio rosso di Treviso
- Radicchio variegato di Castelfranco veneto
Come coltivare il radicchio
Ecco che entriamo nel vivo di come coltivare il radicchio. Innanzitutto, devi preparare il letto di semina, arando o vangando il terreno ad una profondità di circa 30-40 cm. Il periodo migliore per questa lavorazione è nell’autunno che precede la semina. Per sminuzzare le zolle puoi ricorrere ad una semplice erpicatura.
Il periodo ideale per seminare il radicchio va da aprile a luglio. Per la semina puoi ricorrere sia alla semina a spaglio, sia alla semina in ambiente protetto per poi effettuare il trapianto in campo aperto. Durante la coltivazione, il radicchio non richiede molte cure. Devi fare attenzione solo alle erbacce.
Tutte le semine possono essere effettuate a scalare, quindi a distanza di 1-2 settimane l’una dall’altra, in modo da poter raccogliere per un periodo più lungo. Per quanto riguarda la distanza tra le piante, la semina può essere eseguita anche piuttosto fitta, a tua scelta, basta che diradi le piantine quando hanno sviluppato 2-3 foglie. Riguardo la distanza tra le file, invece, occorre ricordare che quelle di grossa radice devono distanziare 35-40 cm, le altre possono essere più vicine, anche solo 15-20 cm.
Concimazione e irrigazione
Per saper bene come coltivare il radicchio, devi conoscere ovviamente anche i giusti apporti di concime e acqua. Il radicchio resiste bene anche in terreni poco concimati, ma produce di certo di più in quelli ricchi di azoto. Meglio concimare con del buon compost oppure, se si ha la possibilità, con del letame di cavallo ben maturo.
La cicoria, inoltre, non ha bisogno di molta acqua. Durante l’estate, innaffia solo in caso di necessità e senza bagnare le foglie. Ricorda però di innaffiare subito dopo la semina.
Raccolta
Ora che sai tutto su come coltivare il radicchio, passiamo al momento della raccolta. Nel momento in cui andiamo a prendere il radicchio nel nostro orto (o dal vaso) si deve estirpare interamente (tutta la pianta). Volendo ti puoi aiutare con un forcone o un rastrello. Il periodo di raccolta del radicchio dipende soprattutto da quando è stata effettuata la semina. In genere si raccoglie dopo 3-5 mesi dalla semina, cioè quando sono alte almeno 15 cm.
Conclusioni
Hai mai provato a seminare il radicchio?
Questo è il periodo perfetto per farlo!
Prova a seguire i nostri consigli e ovviamente facci sapere come va!
Alla prossima guida,
il team di Closter.